Il principio metodologico fondamentale che ispira le nostre educatrici è quello di "promozione" e non di "costrizione".
Nonostante la scuola sia costituita da sezioni eterogenee, con bambini quindi di età differente, le insegnanti attivano strategie che favoriscono l'aggregazione spontanea, le attività per gruppi ma anche l'individualizzazione dell'insegnamento.
I momenti delle attività ludiche in comune, della mensa scolastica e quelli dedicati all'igiene della persona sono considerati momenti ad alto valore educativo, al pari delle attività didattiche vere e proprie svolte in aula.
L'acquisizione delle abilità e delle competenze previste per ciascun bambino viene determinata in funzione dell'età di ciascuno e della progressione per tappe successive sia dello sviluppo psico-somatico che dello sviluppo cognitivo come di quello socio-affettivo. La programmazione delle attività didattiche quotidiane parte dalla realtà esistente per costruire su di essa nuovi percorsi di esperienza educativa.
Il presupposto è che il bambino viene a scuola già con una personalità che la scuola non può e non deve ignorare, ma anzi deve accrescere e contribuire ad arricchire.